Rapporti tra i manoscritti

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I rapporti tra i manoscritti si possono rappresentare attraverso il seguente stemma:

1. Giustificazione di α (ARZa + MtT). L’unica evidenza in grado di riunire i manoscritti del gruppo è costituita dall’errore rimico compiuto al v. 37 (: -us) da Mt(Dame, je ne ne dout mez rien) e Z (Dame, je ne redout mais riens): considerando improbabile la poligenesi, si è portati a ritenere che la lezione erronea sia stata corretta in T (Dame, je ne douc mais riens plus) e in α3 (cfr. infra). Il medesimo errore si riscontra anche in C (Douce dame, ne dout tant rien) ed U (Dame, je ne redous tant rien), ma per γ, distante da questo ramo della tradizione, si dovrà prendere in considerazione l’ipotesi di una contaminazione. Altri indizi utili al raggruppamento di α sono:
-v. 17: il verso (et li huis sont de biau veoir) presenta probabilmente una corruttela a livello del subarchetipo in corrispondenza di sont che si ripercuote su tutti i mss. del gruppo: in RZa (A non riporta il verso), ai quali si aggiunge F, la lezione attestata è est, mentre in Mt, ipometro (-1), il verbo viene omesso. È ancora T l’unico ms. del gruppo α a tramandare la lezione presente nella rimanente parte della tradizione: in questo caso va presa in considerazione la possibilità che il copista abbia integrato la probabile corruttela presente in α2 sulla base di una facile analogia con il verso precedente (v. 16, trasmesso uniformemente da tutti i mss.: dont li piler sont de talent).
-v. 31: il verso si caratterizza per una tradizione di tipo oppositivo tra i mss. appartenenti ai gruppi α e β: AMtRTZa (cui si aggiunge F) tramandano si grans estours; BKOSUVX le varianti si fors(/t) estour(s). C presenta grant ma si accorda in errore rimico con BSU, riportando estor privo della s segna caso.
 
2. Giustificazione di α1 (ARZa). Sebbene non siano presenti errori riferibili al gruppo di manoscritti α1, numerosi sono i casi di comportamento comune che consentono di far risalire i quattro testimoni ad un medesimo subarchetipo. Se ne riportano di seguito i più rilevanti:
-v. 6: i mss. RZa (A lacunoso) sono gli unici a presentare la lezione la l’occist on en traïson.
- v. 7: i mss. RZa (A lacunoso) si distinguono (con S, cfr. infra, n. 3) dalla rimanente parte della tradizione (R par tel; Za d’itel; S de tel; altri mss. d’autel).
-v. 9: i mss. RZa (A lacunoso) trasmettono due lezioni molto vicine (Za nel puis pas; R ne le puis) in luogo della lezione, comune agli altri mss., n’en puis point.
-v. 17: RZa (A lacunoso) sono gli unici (con F, cfr. infra, n. 1) a tramandare la lezione con il verbo est (cfr. supra, n. 1).
-v. 24 RZa (A tramanda solo l’ultima parola del verso, puant) presentano l’inversione vilain, felon in luogo di felon, vilain attestata da BFKMtOTX.
-v. 25: i mss. ARZa sono gli unici a riportare una lezione nella quale il verbo segue immediatamente il pronome, senza la frapposizione dell’avverbio: Aa trasmettono ki est et maus, R qui est mauvés, Z qui est mais (ipometro). Gli altri mss. (tranne CU, nei quali il verso si presenta totalmente alterato rispetto al resto della tradizione) tramandano qui mult est maus (T faus).
-v. 33: i testimoni ARZa sono gli unici (con S, cfr. infra, n. 3) a riportare la lezione mais chil vaint en humeliant (cfr. infra).
-v. 35: i mss. ARZa sono gli unici a presentare la lezione mais en chestui.
-v. 37: i mss. ARZa condividono la variante redout (cfr. infra).
-v. 38: in presenza di diffrazione, i mss. ARZa trasmettono la lezione esclusiva puis ke tant fail (cfr. infra).
-v. 45: i mss. ARZa sono gli unici a tramandare la lezione en vo prison.
 
3. Giustificazione di α2 (MtT). Non vi è un chiaro errore congiuntivo in grado di accomunare i mss. MtT. Tuttavia la locuzione que tant que (faille), tramandata in corrispondenza di diffrazione (v. 38; cfr. infra) e accolta a testo da Wallensköld[1], Tischler[2]  e Callahan – Grossel – O’Sullivan[3], non sembra trovare riscontri nella lirica trovierica[4], e la sua liceità appare dubbia.
Tra i due mss., inoltre, si ravvisano le affinità di seguito riportate:
-v. 6: la presenza in T di et in incipit di verso è probabilmente da mettere in relazione con la lezione en en di Mt(cfr. infra).
- v. 13: i mss. MtT sono gli unici (con F, cfr. infran. 1) a tramandare la lezione qu’il se remest.
-v. 22: i mss MtT sono gli unici, con O, a trasmettere il dimostrativo ces.
-v. 26: la lezione isolata sont molt viste di T può essere messa in relazione con la lezione sont viste di Mt (cfr. infra).
 
4. Giustificazione di β (KVX + BCOSU). Non vi sono errori congiuntivi in grado di imparentare tra loro i mss. dei gruppi β1 e β2, pertanto il subarchetipo β è ipotizzabile solo tramite analogia con altri stemmi della tradizione lirica oitanica[5]. È possibile tuttavia riscontrare i seguenti comportamenti comuni:
-v. 31: i mss. BKOSUVX riportano la variante fors (BSU fort), che si oppone a grans (mss. tipo α + F). C presenta grant, ma si accorda in errore rimico con BSU (cfr. infra, n. 7);
-v. 38: in presenza di diffrazione, i mss. KXBOS tramandano la lezione con fors incipitario, che si oppone alle varianti puis (ke tant fail) (ARZa) e que (tant que) (MtT) del gruppo α. V inserisce il més omesso nel verso precedente (ipometro) originando la lezione isolata més tant que. Sulla lezione di CU (ke je ne) cfr. infra.
 
5. Giustificazione di β1 (KVX). I mss. KVX sono gli unici a omettere il pronome personale (con S, che però inserisce l’avverbio i) tra qu’il (C c’an) e remest al v. 13: VX commettono errore congiuntivo cadendo in ipometria, K tenta di rimediare respingendo l’elisione (que il).
Tra i comportamenti comuni più rilevanti, si segnala che i tre mss. sono gli unici a tramandare le lezioni et Biauté ceus en fet seignors (v. 22), més ceus vaint on humiliant (v. 33) e (n’a nul secors) que de merci (v. 36).
 
6. Giustificazione di β2 (BOS + CU). Le difficoltà inerenti alla giustificazione di β2 risiedono nel tentativo di accomunare O agli altri testimoni del gruppo, con cui non si accorda mai in errore e dei quali raramente condivide le varianti peculiari. Tuttavia, i pochi comportamenti comuni comunque individuati, di seguito riportati, e la tradizionale vicinanza ai mss. B e S, possono far ipotizzare per i cinque testimoni la derivazione da un medesimo subarchetipo.
-v. 1: i mss. COSU (B lacunoso) sono gli unici (con R, cfr. infra, n. 2) a presentare la variante l’unicorne (U li unicorne), con l’articolo, in luogo di unicorne.
-v. 27: i mss. COSU sono gli unici a presentare la variante amant in luogo di home. B tramanda home come il resto della tradizione, ma riporta l’inversione tost ont in luogo di ont tost, presente solo nei mss. BOS (+R).
 
7. Giustificazione di β3 (BS + CU). I mss. BCSU si accordano in errore rimico al v. 31 (estour in luogo di estors) e presentano le affinità di seguito riportate.
-v. 22: i mss. BCSU si dimostrano i più distanti dal resto della tradizione: B in luogo dei dimostrativi tramandati dagli altri mss. riporta cent; S trasmette la lezione isolata (et Biauté) a non li secons; CU presentano il verso quasi interamente alterato riportando et de bonteit ont fait signor;
-v. 23: i mss. BCSU presentano, unici con R e T (cfr. infra, nn. 2 e 4) il verbo alterato rispetto al resto della tradizione (a mis): CSU riportano ont mis, B pone il periodo alla forma passiva trascrivendo (Dangiers) est mis;
-v. 25: i mss. BCU sono gli unici a presentare la variante fel;
-v. 26: nei mss. BCU il primo emistichio si presenta totalmente alterato rispetto al resto della tradizione: B tramanda atraians et, CU li dui en sont;
-v. 41: i mss. BCSU sono gli unici a trasmettere il verso alterato rispetto al resto della tradizione.
 
8. Giustificazione di β4 (S + CU). In corrispondenza dei vv. 28-29 la rimanente parte della tradizione attesta les tristours (FOR trestours, T estours)| et (B ne, manca in V) les assaus, mentre i mss. CSU commettono errore rimico (v. 28): U riporta les tormans| et les asals; C e S presentano parimenti il primo elemento della dittologia alterato e, inoltre, invertito con assaus (C les essaulz| et les tormens, S les assaus| et les destroiz). C e U tramandano dunque la stessa coppia di termini (con tormens lezione esclusiva di γ), ma la mancata inversione in U parrebbe contraddire le relazioni individuate per i tre testimoni del gruppo. Tuttavia, un caso quasi del tutto analogo ravvisabile ai vv. 10 – 11 (C quant je vos vi| et vos conu, U cant vos conu| et je vos vi, altri mss. quant je devant vous fui| et je vous vi) mostra con maggiore chiarezza che le mancate inversioni in U sembrerebbero piuttosto costituire degli errori di anticipazione rispetto alla lezione di γ, tràdita più fedelmente da C.
 
9. Giustificazione di γ (CU)[6]. I mss. CU si possono con sicurezza far derivare da un medesimo subarchetipo in virtù dei seguenti errori congiuntivi:
-v. 22: errore rimico: signor (: -ors). L’errore è condiviso da R (cfr. infra, n. 2);
-v. 25: errore rimico: posteïs (: -iers);
-v. 27: errore rimico: pris (: -i);
-v. 37: errore rimico: rien (: -us), il quale rende lecito ipotizzare relazioni di tipo orizzontale con il gruppo α (cfr. supra, n. 1).
Inoltre, l’errore rimico meus (ind. pres.) di U in corrispondenza del v. 13 (: -ui; il resto della tradizione tramanda mui, tranne R che riporta (m’)esmui) deriva probabilmente da quello presente in C (mux, ind. pass. rem. come la rimanente parte della tradizione e come richiede la consecutio temporum del periodo).
 I due mss., infine, condividono numerose varianti esclusive: cfr. vv. 10 - 11, 12, 19, 20 22, 24, 25, 26, 27, 28 - 29, 33, 35, 36, 37, 38, 40, 45.
 
 
 
 

 

[1] Wallensköld (éd.) 1925.
[2] Tischler (ed.) 1997.
[3] Callahan – Grossel – O’sullivan (éds.) 2018.
[4] La sequenza è ravvisabile in quattro componimenti, ma in RS 1664, L 39.2 (v. 34); RS 1635, L 217.1 (v. 27) e RS 2120, L 265.1497 (vv. 25-26) essa compone la locuzione eccettuativa fors que tant que (cfr. FEW, xiii/i, p. 91), mentre in RS 2080, L 265.1166 (v. 43) tra que (congiunzione che introduce una oggettiva) e tant que (locuzione temporale) non vi è legame sintattico: mez cuers de moy se defuit| et a vous servir se rent| du tout et donne et ottrie| et bien me jure et affie| que tant que porra durer| ne se vaurra dessevrer| ne d’ autre n’ avra envie|. Per le ricerche testuali mi sono anche avvalso di Trouveors, da cui sono tratte, qui e in seguito, le citazioni per le liriche dei trovieri.
[5] Analogia parziale se riferita allo stemma offerto da Schwan (Schwan 1886, a tutt’oggi l’unico studio che abbia investigato la tradizione trovierica nel suo complesso), il quale colloca i mss. BKOSVX e CU in famiglie testuali distinte, rispettivamente Sii ed Siii. D’altra parte, una relazione tra questi due rami della tradizione è stata già evidenziata in più di una circostanza (cfr. Barbieri 2011, pp. 182-183, in particolare nota 5), mentre ad una fonte comune tra il ms. B e γ (CU) per quanto riguarda alcune liriche di Thibaut fa riferimento Barbieri 1999, p. 403, in particolare nota 49. Ad ogni modo, sull’inclusione, nella fattispecie, di CU in β vedi più oltre le giustificazioni di β2, β3, β4.
[6] Sulla dipendenza di γ da β si rimanda alla nota [5].