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Guido Caual(canti) decto S Piriti miei quando uoi mi uedite con tanta pena: come non mandate fuor della mente parole addornate di pianto dolorose et sbigoctite! U oi pur uedete chel core ha ferite disguardo/ dipiacere /et dumiltate de io ui priego che uoi il consoliate che son dallui le sueuirtu partite I o ueggio in lui uno spirto apparire alto/ et gentile/et di tanto ualore che fa le sue uirtu tucte fuggire D e io ui priego /che deggiate dire allalma trista: che palrin dolore comella fu / et fia sempre damore. |