Revisione di Edizione diplomatica del Mar, 05/12/2017 - 19:00

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Notaro Jacomo da lentino
A  mando lungiamentedisio kio uedesse.q(ue)llora kio
   piacessekomio ualesse.auoi don(n)a ualentema
   rauigliosamente
mi sforso sio potesse. kio cota(n)to
ualesse. ke uoi paresse lo mio affar piacente χ Vorria seruire a piacim(en)to. lautocto piaciere. e
conuertire lo meo parlam(en)to. acciokeo sento per
intendanza dele mie parole. ueggiate come lo meo
cor si dole.
on dole caggia dolo diuo madon(n)amare. Anzi mi
  fa allegrare. in uoi pensare lamorosa uoglia ko(n)
  gio parche maccoglia louo(st)ro in(n)amorare. (e)    per
  tropo aspectare. ueder mi pare. cioche mi sorgo
glia χ madon(n)a cosa micordoglio, keo non so i(n)
ueritate. keuo sacciate lo ben keo uiuoglio, accio
mi doglio. non posso dir di cento parti luna. la-
​mor keo porto. a la uostra persona.

Se lamorkio uiporto non posso dire in tucto. uagla-
mi alcun bon mocto. ke p(er) un fructo piacie tuc-
tunorto. e per un bon conforto. si lassa un gran
corrocto. e retorna in disducto. accio no(n) docto ta-
le speranza porto. E se alchun torto mi uedete
poi ne temente aduoi che bella. piu ke per orgoglo

 
(c.93r)
siete ke sapete corgoglo none gioia. ma uoi con
uene. etutto quanto ueggio auoi sta bene.
E tuttoquanto ueggio mi pare auenantezze. altra
neggio non dixio. E nulla donna ueo caggia ta(n)-
te adornezze. ke le uostre altezze no(n) bassezze la-
onde innamorio. E se madonna mia amasse io
uoi e uomeue se fosse neue. foco mi parria. e noc
te dia. tuctauia. mentre kauraggio amore. ekilbenama ritorna indolore.
N  onso komeo ui paro. nekedime farete. ancidermi
  potrete. e non mi trouerete. ore uaro. ma tuctauia
  dunairo. kotanto mi piaciete. e morto mi uede
  te. se non mau(r)ete al uo(st)ro riparo χ A lo   conforto
  di pietanza. kencoçi al core. elioki fore pianga
  no damanza. edallegranza con abundanza delo
  dolce piancto. lo bel uisaggio bagni tucto q(ua)nto.