Revisione di Edizione diplomatico-interpretativa del Lun, 26/02/2018 - 12:01

Versione stampabilePDF version
I
.
                                    Notaro giacom(m)o
A  more nonuole chio chlami. merze con(n)omo chlama. nechio mauanti cami.
   congnom(m)o sauanta. cama chelo seruire con(n) omo. sape fare non(n)a nom(m)
o
enon(n)e impresgio dilaudare. equello chesape ciaschuno. auoi bella tal dono. 
non uoria apresentare.

 
.
Notaro Giacommo
.
Amore non vole ch'io chlami
merzé c'onn'omo chlama,
Né ch'io m'avanti c'ami,
c'ongn'ommo s'avanta c'ama;
che lo servire c'onn'omo
sape fare nonn-à nommo,
e nonn-è im presgio di laudare
e quello che sape ciaschuno:
a voi bella tal dono
non voria apresentare.

 
II
.
P  (er)zo Iamore minsengna. chio nonguardi alantra giente. nonuuol chio

    resembri ascingna. congni uiso tene mente.  p(er)zo don(n)a mia. auoi non

dimanderia. merze ne pietanza. chetanti sono gliamatori. cheste sci(n)ta

disauori, merze p(er) troppa usanza.
.

Per zo l'amore m'insengna
ch'io non guardi a l'antra giente,
non vuol ch'io resembri ascingna
c'ongni viso tene mente;
per zo, donna mia,
a voi non dimanderia
merzé né pietanza,
che tanti sono gli amatori
ch'este 'scita di savori,
merzé per troppa usanza.

 

III
.
O  ngni gioia che piu rara. tenute piu preziosa. ancora chenonsia cara.

    delaltre piu graziosa. caseste orientale. lozafiro asai piu uale. edam

eno diuertute. ep(er)zo nele merzede. lomio core nonuaciede. p(er)che luso

lanuilute.
.
Ongni gioia che più rara
tenut'è più preziosa,
ancora che non sia cara
dell'altre più graziosa;
ca s'este orientale
lo zafiro asai più vale,
ed à meno di vertute
e perciò nelle mercede
lo mio core non v'aciede,
perché l'uso l'à 'nvilute.
IV
. 
Inviluto sono Iiscolosmini, diquello temppo ricordato. cherano sigai efini.

  nulla gioia non(n)e trouata. elle merze siano strette. che nulla partte non

siano dette. p(er)che paiano gioie noue. jnulla partte siano trouate. ne

dagliamadori chiamate. jnfino checomppie an(n)i noue.

 
.

Inviluto sono li scosolmini
di quello temppo ricordato,
ch'erano sì gai e fini,
nulla gioia non è trovata.
e-lle merzé siano strette,
che nulla partte non siano dette,
perché paiano gioie nove;
Jn ulla partte siano trovate
né dagli amadori chiamate
jnfino che comppie anni nove.

.
 
V
.
S  enza merze potete sauere. Bella lomio disio. cassai melglio miue

    dete. chio medesim(m)o nonmiueo . Epero sauoi paresse. altro chessere

nondouesse. p(er) louostro amore auere. vnque gioia non ci p(er)diate. cosi

volete amistate. jnanzi uoria morire.
.
.
Senza merzé potete
savere, bella, lo mio disio,
c'assai melglio mi vedete
ch'io medesimmo non mi veo;
E però s'a voi paresse
altro ch'essere non dovesse
per lo vostro amore avere,
unque gioia non ci perdiate.
così volete amistate?
jnanzi voria morire.

.