Edizione diplomatico-interpretativa

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I
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L ogilglio quande colto toste passo. dapoi lasua natura lui noe giunta.
 edio daqunche sono partuto vno passo. dauoi mia donna dolemi ongni giu(n)ta.

 
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Lo gilglio quand'è colto tost'è passo,
da poi la sua natura lui no è giunta;
ed io da q'unche sono partuto uno passo
da voi, mia donna, dolemi ongni giunta.
 
II
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p(er)che damare ongni amadore passo. jntante alteze lomio core giunta.
 cosi mifere amore lauumque passo. comaghila quanda lacacca egiunta.

 
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Per che d'amare ongni amadore passo,
jn tante alteze lo mio core giunta:
così mi fere amore là 'vunque passo,
com aghila quanda la cacca è giunta.
 
III
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Oilassome chenato fui jntale punto. sumque noamasse senonuoi chiu giente.
 questo sacca madonna da mia partte.

 
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Oi lasso me, che nato fui jn tale punto,
s'umque no amasse se non voi, chiù giente
(questo sacca madonna da mia parte) :
 
IV
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                                                             Jmprima cheuiuidi nefuo punto.
 seruiui edinoraui atutta giente. dauoi Bella lomio core nom partte.

 
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Jmprima che vi vidi ne fuo' punto
servi'vi ed inora'vi a tutta giente,
da voi, bella, lo mio core nom partte.