Revisione di Testo critico e traduzione del Sab, 01/09/2018 - 21:02

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  Quero vos ora mui ben consselhar
  meester Johan, segundo meu sén:
  que macar preit’ajades con alguen
  non queirades con el en voz entrar
  mais dad’a  outrem que tenha por vos               5
  ca vossa onrra é <de> todos nos
  a quantos nos avemos por amar.
 
  E pero se a quiserdes teer
  non na tenhades per rem ant’ el rey!
  e dizer  vos ora por que o ei                              10
  porque nunca vo-lo vej <o> fazer
  que vo-lo non veja teer assi
  que, pero vos el Rey queira dessi
  ben vingar non á end’o poder
 
  E ainda vos conselharey al,                              15
  por que vos amo <mui> de coracon
  que nunca vos en dia d’Acensso<n>
  tenhades, nen en dia de Natal
  nen d’outras festas de Nostro Senhor
  nen de seus santos, ca ei grau pavor               20
  de vos vĩir mui toste d’eles mal.
 
  Nen entrar na egreia non vos conselh’eu
  de tẽer vos ca vos non á mester
  ca se peleia sobr’ela ouver
  o arcebispo voss’amigu’e meu
  a que o feito do Sagrado iaz                            25
  e a que  pesa do mal se s’i faz
  querra que seia quanto avedes seu
 
  E po l’amor de Deus estad’en paz
  e leixade maa voz, ca rapaz
  sol nona dev’a tẽer nen judeu.                        30
    I. Desidero ora darvi un buon consiglio,
       maestro Johan, secondo la mia opinione:
       se avete una causa con qualcuno non dovete
       disputarla con questi di persona ma farvi
       rappresentare da altri; poiché il vostro onore
       è (l’onore) di tutti noi, di quanti noi
       dobbiamo amare.
 
   II. Ma se desideriate tenere una causa non la
       tenete in nessun modo davanti al re.
       E vi dirò ora perché lo penso: perché non
       lo vedo fare e non lo vidi più tenere la causa,
       anche se il re desidera difendervi non è nel
       suo potere.
 
  III. E ancora vi consiglierò un altra cosa,
       perché ti ho molto a cuore, che non facciate
       causa nei giorni dell’Ascensione, nel giorno di
       Natale e nelle altre feste di nostro signore,
       né dei suoi santi, poiché ho una gran paura,
       che da loro vi venga molto presto del male.
 
  IV. Né vi consiglio di tener causa in chiesa,
       poiché non è necessario, perché se c’è un
       litigio in essa, il vescovo vostro amico e mio,
       al quale competono le cause sacre, e al quale
       dispiace che il male si faccia lì, vorrà che sia
       suo quanto abbiate.
 
   V. E per l’amor diDio statevene in pace e
       lasciate i processi poiché non è dato farli
       né airagazzi e né ai giudei.