Revisione di Morte, perché m'ài fatta sì gran guerra del Lun, 17/12/2018 - 14:50

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Repertorio: RMS 80:1
Manoscritti: Vat. lat. 3793 (V), c. 16r
Metrica: a11 b11, a11 b11; c11 c11 b5, c11 c11 b5. Canzone di sei stanze singulars di dieci versi; strofe polimetrica, costituita da una fronte di endecasillabi e da una sirma invariabile di endecasillabi e quinari. Lo schema è un unicum ed è presente, con sirma indivisa e in diversa misura sillabica, soltanto in Lontano Amor, in S'io doglio no è meraviglia di Giacomo da Lentini e in In gioia mi tegno di Rinaldo d'Aquino. Sul solo versante rimico è possibile individuare un'ulteriore relazione con la seconda strofe di Dolze coninzamento di Giacomo da Lentini. Per la combinazione di endecasillabi e quinari valga il confronto con le due canzoni, di fronte uguale ma sirma differente, di Percivalle Doria, Come lo giorno, e Iacopo d'Aquino, Al cor m'è nato. La medesima rima b a fine di ogni piede e di ogni volta collega fronte e sirma. Le stanze sono collegate tra loro a due a due: I-II e III-IV sono unite da legame capfinit e IV-V dalla ripetizione della suddetta rima b
Edizioni: D'Ancona-Comparetti 1875-'88; Carducci 1907; D'Ancona-Bacci 1908-'17; Bertoni 1921; Monti 1924; Santangelo 1937; Scolari 1941; Lazzeri 1942; Guerrieri Crocetti 1947; Vitale 1951; Monaci-Arese 1955; Contini 1960; Panvini 1962; Salinari 1968; Skubikowski  1979; CLPIO, 324; Morini 1999; Brunetti 2008.