Revisione di Edizione diplomatico-interpretativa del Gio, 01/03/2018 - 16:00

Versione stampabilePDF version
I
.
Notar giacomo.
.
Quandoma unbonamico leiale. corteseme(n)te ilde saper tenere.
Enolde trar sicorto deliale. chesiconue(n)gna p(er)força partire.

 
.
Notar Giacomo
.
Quand'om à un bon amico leiale
cortesemente il de' saper tenere,
e no 'l de' trar sì cort'o deliale
che si convengna per força partire.
 
II
.
Che-daquistar lamico pocouale. dapoi chenolosa benmantenere.
Chelode conosciere bene emale. donare etorre esaperlagradire.

 
.
Che d'aquistar l'amico poco vale,
da poi che no lo sa ben mantenere:
che lo de' conosciere bene e male,
donare e torre e saperl'agradire.
 
III
.
    Mamolti creden tenere amistade. solp(er) pelare altrui alacorteçe.
enon mostrare inuista ciochesia.

 
.
Ma molti creden tenere amistade
sol per pelare altrui a la corteçe,
e non mostrare in vista ciò che sia;
 
IV
.
Belli falla pensieri inueritate. chicrede fare daltrui borsa spese 
como uiuente sofrir nolporia.

 
.
Be lli falla pensieri in veritate,
chi crede fare d'altrui borsa spese,
c'omo vivente sofrir no 'l poria.