Revisione di Traduzione del Dom, 30/11/2014 - 20:30

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 En un vergier lez une fontenele,
dont clere est l'onde et blanche la gravele,
siet fille a roi, sa main a sa maxele,
en sospirant son douz ami rapele.
«Ae cuens Guis amis,
la vostre amors me tout solaz et ris!»
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Cuens Guis amis com male destineie:
mes pere m'a a un viellart donee
qi en cest meis m'a mise et enserre[e],
n'en puis eissir a soir n'a matinee.
«Ae cuens Guis amis,
la [vostre amors me tout solaz et ris!]»
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Li mals mariz en oi la deplainte,
entre el vergier, sa corroie a desceinte:
tant la bati q'ele en fu perse et tainte,
entre ses piez por pou ne l'a estainte.
«Ae cuens Guiz amis,
[la vostre amors me tout solaz et ris!]»

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Li mals mariz qant il l'ot laidangie
il s'en repent car il ot fait folie,
car il fu ja de son pere maisnie;
bien seit q'ele est fille a roi, koi qu'il die.
«Ae cuens Guiz amis,
[la vostre amors me tout solaz et ris!]»

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La bele s'est de pameson levee,
Deu reclama par veraie penseie:
«Bels sire Deuz ja m'avez vos formee,
donez moi, Sires, qe ne soie oblie[e]:
ke mes amis revengne ainz la vespree».
«Ae cuens Guiz amis,
[la vostre amors me tout solaz et ris!]»

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Et nostre Sires l'a molt bien escoutee:
ez son ami qi l'a reconfortee,
assis se sont soz une ante ramee;
là ot d'amours mainte larme ploree.
«Ae cuens Guiz amis,
[la vostre amors me tout solaz et ris!]»
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In un giardino accanto a una fontanella,
la cui onda è chiara e bianca la ghiaia,
siede la filla del re, la mano sotto il mento,
sospirando ricorda il suo dolce amico.
«Ah, conte Gui, amico,
l'amore per voi mi toglie allegria e riso!»

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«Conte Gui, amico, che triste destino:
mio padre mi ha data ad un vecchio
che in questa casa mi ha messa e chiusa,
non ne posso uscire né a sera né a mattino.
«Ah, conte Gui, amico,
l'[amore per voi mi toglie allegria e riso!»]

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Il cattivo marito ne ha sentito il lamento,
entra nel giardino, la sua cintura ha sciolto:
tanto la batté che lei ne fu viola e livida,
ai suoi piedi per poco non l'ha uccisa.
«Ah, conte Gui, amico,
[l'amore per voi mi toglie allegria e riso!»]

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Il cattivo marito quando l'ebbe umiliata
se ne pente, perché fece una pazzia,
perché un tempo fu parte della masnada del padre;
non importa cosa dica: sa bene che è la figlia del re.
«Ah, conte Gui, amico,
[l'amore per voi mi toglie allegria e riso!»]

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La bella si è rialzata dallo svenimento,
Dio invoca con cuor sincero:
«Bel Signor Dio, già mi avete creata,
[ora] concedetemi, Signore, che non sia dimenticata:
che il mio amico ritorni prima del tramonto».
«Ah, conte Gui, amico,
[l'amore per voi mi toglie allegria e riso!»]

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E il nostro Signore l'ha molto bene ascoltata:
ecco il suo amico che l'ha riconfortata,
si sono seduti sotto i rami di un albero;
lì pianse molte lacrime d'amore.
«Ah, conte Gui, amico,
[l'amore per voi mi toglie allegria e riso!»]