Revisione di Traduzione del Mer, 26/11/2014 - 11:58

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Bele Doette as fenestres se siet.
Lit en un livre, mais au cuer ne l'en tient:
de son amy Doon li resovient
q'en autres terres est alez tornoier.
E, or en ai dol!
.
Uns escuiers as degrez de la sale
est dessenduz s'est destrossé sa male.
Bele Doette les degrez en avale.
ne cuide pas oïr novele male.
E, or en ai dol!
.
Bele Doette tantost li demanda:
"Ou est mes sires que ne vi tel pieça?"
Cil oé tel duel qe de pitié plora.
Bele Doette maintenant se pasma.
E, or en ai dol!

Bele Doette s'est en estant drecte.
Voit l'escurier vers lui s'est adrecie.
En son cuer est dolante et correcie.
Por son seignor dont ele ne voit mie.
E, or en ai dol!

Bele Doette li prist a demander:
"Ou est mes sires cui je doi tant amer?"
"En non Deu, dame, neˑl vos qier mais celer:
morz est mes sires ocis fu au joster. "
E, or en ai dol!

Bele Doette a pris son duel a faire:
"tant mar i fustes, cuens Do, frans, debonaire!
Por vostre amor vestirai je la haire,
ne sor mon cors n'aura pelice vaire.
E, or en ai dol!
Por vos devenrai nonne en l'eglyse Saint Poul.

Por vos ferai une abbaie tele,
qant iert li jors que la feste iert nomeie,
se nus i vient qi ait s'amor fauseie,
ja del mostier ne savera l'entreie.
E, or en ai dol!
Por vos devenrai nonne a l'eglise Saint Poul.

Bele [Doette] prist s'abaiie a faire,
qi mout est grande et ades sera maire.
Toz cels et celes vodra dedanz atraire,
qi por amor sevent peine et mal traire.
E, or en ai dol!
Por vostre amor devenrai nonne a l'eglise Saint Pol".
 

La Bella Doette siede alle finestre.
Legge un libro, ma non le resta nella mente:
le ricorda del suo innamorato Doon,
che è andato a giostrare in altre terre.
Ah, ora sono in lutto!

.
Uno scudiero davanti ai gradini della sala
è sceso, ha posato il suo bagaglio.
La Bella Doette scende i gradini:
non pensa di ricevere una cattiva notizia.
Ah, ora sono in lutto!

La Bella Doette subito gli domanda:
"Dov'è il mio signore, che non vedo da tanto?"
Quegli provò tanto dolore che pianse per compassione.
D'improvviso sviene la Bella Doette.
Ah, ora sono in lutto!

La Bella Doette si è rialzata in piedi.
Guarda lo scudiero, si è alzata verso di lui.
In cuor suo è dolente e preoccupata
per il suo signore, che lei non vede.
Ah, ora sono in lutto!

La Bella Doette comiciò a domandargli:
"Dov'è il mio signore, che è mio dovere amare tanto?"
"In nome di Dio, signora, non voglio nascondervelo più a lungo:
morto è il mio signore, venne ucciso al torneo."
Ah, ora sono in lutto!

La Bella Doette ha cominciato il suo lamento:
"Che disgrazia fu che vi andaste, gentile, nobile, conte Doon!
Per amor vostro indosserò la veste funerea,
e sul mio corpo non ci sara più pelliccia variopinta.
Ah, ora sono in lutto!
Per voi sarò monaca alla chiesa di San Paolo.

Per voi fonderò un abbazia tale:
quando verrà il giorno della festa,
se giungerà qualcuno che ha tradito il suo amore,
non conoscerà mai l'entrata del monastero.
Ah, ora sono in lutto!
Per voi sarò monaca alla chiesa di San Paolo.

La Bella Doette cominciò a costuire la sua abbazia,
che è molto grande e lo sarà ancora di più.
Vorrà attirare tutti coloro
che per amore sanno soffrire pene e dolori.
Ah, ora sono in lutto!
Per amor vostro sarò monaca alla chiesa di San Paolo."