Revisione di Amor non vole ch’io clami del Lun, 26/09/2016 - 20:26

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  A:
Notaro giacom(m)o
Amore nonuole chio chlami. merze con(n)omo chlama. nechio mauanti carni.
congnom(m)o sauanta cama ¶ chelo seruire con(n) omo. sape fare non(n)a nom(m)o
 
 
enon(n)e jmpresgio dilaudare. equello chesape ciaschuno. auoi bella tal dono.
non uoria apresentare.
P(er)zo Iamore minsengna. chio nonguardi alantra giente. nonuuol chio
resembri ascingna. congni uiso tene mente ¶ p(er)zo don(n)a mia. auoi non
dimanderia. merze ne pietanza. chetanti sono gliamatori. cheste scita
disauori, merze p(er) troppa usanza.
Ongni gioia che piu rara. tenute piu preziosa. ancora chenonsia cara.
delaltre piu graziosa ¶ caseste orientale. lozafiro asai piu uale. edam
eno diuertute. ep(er)zo nele merzede. lomio core nonuaciede. p(er)che luso
lanuilute.
Inviluto sono Iiscolosmini, diquello temppo ricordato. cherano sigai efini.
nulla gioia non(n)e trouata1 ¶ elle merze siano strette. che nulla partte non
siano dette. p(er)che paiano gioie noue. jnulla partte siano trouate. ne
dagliamadori chiamate. jnfino checomppie an(n)i noue.
Senza merze potete sauere. bella lomio disio. cassai melglio miue
dete. chio medesim(m)o nonmiueo ¶ Epero sauoi paresse. altro chessere
nondouesse. p(er) louostro amore auere. vnque gioia non ci p(er)diate. cosi
volete2 amistate. jnanzi uoria morire.
 
1. Di lettura dubbia fra a ed o.
2. Forse val ete.
Da tener presente per sctta v. 19 che secondo quanto dice Bertoni Archi-uum Romanicum p. 285, A. Mercati leggeva chiaramente scīta: noi credia-
mo però che si tratti del punto, a forma di linea ondulata, semivertica-
le, sulla i, come spesso in A. Notevole peraltro, in quanto dal B. non
collegato a scinta.