Edizione diplomatica

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[c.8r-v]

 

     Umile core fino eamoroso: gia fa
     Lunga stasione: co portato lun
     giamente adamore di lei ava(n)ça(r)e.
     adesso fui pensoso otra podere
     seo nera afanato: none sença do
     lore: p(er)ta(n)to no(n) dalei partia coragio.
     ne mancaua lofin piacim(en)to.
     fin kio no(n) uidi  in ella folle usa
     gio loqual lauea cangiato lo tal(en)
                                                     to.


     Ben maueria p(er) seruidore auuto.
     seno(n) fosse di fraude adornata. di
     quello grandolçore.
     Or logran bene ke me stato rifiuto: giamai gioi ke di lei no fosse.
     data no(n) maueria sapore: <….>diparto tucta mia intendança.
     ke la partuu da honore ke me no(n) pote aue(re) altrantendança: lan
     deo aquisti cio keo p(er)dei damore.

 

Se dallei parto e unnaltra intendo: nole par graue ne sape doltra
gio: tante diuano affare.
Ma io mi credo ualore esauere tanto: seo la solea avançare: dap(pa)
nagio le sauerea tractare.
Ma no mi piace desso quello dire: keo ne fosse tenuto mesdice(n)

 

te: ka sai ual meglo ki si po partire dal reo signore allu(n)gia(re) bonam(en)te.
hom che si parte alunga fa sau(er)e: da loco oue deuessere affanato: e
tracta suo pensero.
edeo mi parto etragone vole(re): edoglomi del tempo trapassato: ke
me stato fallero.
Ma no(n) docto  ka tal signora: mi son donato ka bon guidardone
mi donera p(er)cio ke no mostra lo bon seruente tran sua stasione.