Revisione di Edizione diplomatica del Gio, 16/11/2017 - 17:53

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Poi nonmi ual merze neben seruire. inuer mi do(n)na
inkui tegno speranza. e am(m)e lealmente no(n) sokeco
sa mi possa ualere sedime nole prende pietanza
ben morro certamente per niente mi cangiao lo
suo talento. ondeo tormento e uiuo in gran docta(n)
za. e son di molte pene sofferente.

Soffirente seragio al suo piacere. di bon core et di
pura leanza. la seruo humileme(n)te anzi uorrei
per essa benauere. ke p(er) nullaltra gioia ne balda(n)
za. tanto le sono hubidente. Ardente son di far
su piacimento. emai no(n) alento dauer sua rime(m)
branza. in quella in kui dixio spessamente.

 

Spessamente dixio esto al morire. pensando kema
misso in oblianza. lamorosa piaciente. senza mes
(. 100r. )
facta non mi douea punire. di far partenza dela
nostra amanza. poi tante kanoscente χ temen
te sono enono conforta mento. neualimento no(n)
mi de far pesansa. (e) fallom(m)i di tucti isuo conve(n)ti.
Conuenenti mi fe di ritenere. et donom(m)i unagio p(er)
rimembranza. keo stesse allegramente. or mila
tolta con molta sauere. edicie kenaltra parte a
sua antendanza. cioso ueracim(en)teχ non sento
lo meo cor tal falim(en)to netalento di far mislea(n)za
keo la cangi peraltra almeo uiuente.