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Guido decaualcanti . E Ra inpenser damor quandi trouai due foressette noue/luna chantaua / epioue giocho damore innoi. Era lauista loro ta(n)to soaue / qua(n)to queta cortese eumile / Chidissi lor uo portate lachiaue / diciascuna uertu alta egentile / deforesette nomabiate auile / p(er)locolpo chio porto / questo cor mifue morto / poi che(n)tolosa fui. Elle co(n)gliocchi lor siuolser ta(n)to/ cheuider comel cor era ferito / Ecome u(n)spiritel nato dipia(n)to/ era p(er)lomezo delocolpouscito /Poi chem(m)i uider cosi sbigottito/ disse luna cherrise / guarda come conquise forza damor costui. Molto corteseme(n)te mirispuose / quella chedime prima auea riso / Disse ladon(n)a chenelcor tipose / cholaforza damor tuttol su uiso / Dentro p(er)liocchi timiro sifiso / chamor fece apparire / sette greuel soffrire / racchomandati allui. |
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Luna pietosa piena dimercede / fatta digioco infigura damore / disselsuo colpo chenelcor siuede / fu tratto docchi ditroppo ualore /Chede(n)tro uilasciaro uno sple(n)dore/ chinolposso mirare / dim(m)i sericordare diquegliocchi tipuoi. Ladura questione epaurosa / laqual mifece questa foresetta / Idissi emi ricorda chentolosa / don(n)a mapparue accordellata istretta/ Amor laqualchiama lama(n) — decta giu(n)se sipresta eforte / chenfindentro alamorte / micolpiro gliocchi suoi . Uanne atolosa ballatetta mia / e dentra quetame(n)te aladorata / Ediui chiama chep(er)cortesia dalcuna bella don(n)a sia menata / dina(n)zi aquella dicui to pregata / esella tiriceue dille co(n)uoce leue / permerze uengno auoi. |
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• Ra in pensier damor quando trouai due foresette noue luna cantaua epioue foco damore in noi Era lauita loro tanto soaue quanto quieta cortese ehumile chiodissi loro uoi portate lachiaue diciascuna uirtue alta egentile de foresette nonmabbiate auile p(er)locolpo chioporto questo chore mifu morto poi chentolosa fui |
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E llen cogliocchi loro siuolser tanto che uider chomel core era ferito echome uno spiritel nato dipianto era pelmezzo dello colpo uscito poichemiuedder chosi sbigottito disse luna cherise ghuarda chome conquise forza damor costui |
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M olto cortesemente mirispuose quella che dime prima hauea riso disse ladonna chel nelchortipose con laforzadamor tutto elsuo uiso dentro per liocchi timiro sifiso chamor fece apparire sete graue elsoffrire racchomandati allui |
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L altra pietosa piena dimercede fatta digioco infigura damore disse elsuo colpo che nelcorsiuede fu tratta docchi ditroppo ualore che dentro uilasciaro unosplendore chio nolposso mirare dimi sericordare di quegli occhi tupuoi |
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A lladura quistione epaurosa laqual mifece questa foresetta io dissi emiricorda cheintolosa donna mapparue acchordellata estretta amore laqual chiamo lamaladetta giunse si presto eforte chenfin dentro allamorte micolpir gliocchi suoi |
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U anne atolosa ballatella mia edentra quetamente alladorata ediui chiama che per cortesia dalchuna bella donna sia menata dinanzi aquella dicui topregata esella tiriceue dille con uoce lieue p(er)mote uegnio auoi |
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Canzona di Guido di M(e)s(ser) Caualcante caualca(n)ti. ERAin pensier damor: quando trouai due foresette nuoue. luna cantaua aproue gioco damore in noi |
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E llen con gliocchi lor si uolser tanto che uider come ilcore era ferito et come un spiritel nato dipianto era per mezo dello colpo uscito poi chemi uider cosi sbigoctito disse luna che rise guarda come conquise forza damor costui. |
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E ra la uista lor tanto soaue quanto quieta / cortese et humile chio dissi lor / uoi portate lachiaue diciascuna uirtute alta et gentile dé foresette non mabbiate a uile per lo colpo chio porto questo cor mi fu morto poi chen Tolosa fui. |
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M olto cortesemente mi rispuose quella che di me prima hauea riso disse/la donna che nel cor tipuose con la forza damor tucto il suo uiso dentro pergliocchi ti miró sy fiso chamor fece apparire se té graue il soffrire raccomandati allui. |
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L altra piatosa/piena di merzede facta di giuoco in figura damore disse il suo colpo che nel cor si uede fu tracto docchi di troppo ualore che dentro uilasciaro uno splendore chi nol posso mirare dimmi: se ricordare di quegliocchi ti puoi. |
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A lla dura quistione /et paurosa laqual mi fece questa foresecta io dissi : emiricorda chen tolosa donna mapparue accordellata et strecta amor loqual chiamó la maladecta giunse sy presto et forte chen fin dentro alla morte mi colpir gliocchi suoi. |
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U annea tolosa ballatella mia : et entra quetamente alla dorata et iui chiama : che per cortesia dalcuna bella donna sia menata dinanzi aquella :dicui tho pregiata et sella ti riceue dille con uoce leue per morte uegno a uoi., |
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Canzona di Guido di M(e)s(ser) Caualcante caualca(n)ti. ERAin pensier damor: quando trouai due foresette nuoue. luna cantaua aproue gioco damore in noi |
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E llen con gliocchi lor si uolser tanto che uider come ilcore era ferito et come un spiritel nato dipianto era per mezo dello colpo uscito poi chemi uider cosi sbigoctito disse luna che rise guarda come conquise forza damor costui. |
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E ra la uista lor tanto soaue quanto quieta / cortese et humile chio dissi lor / uoi portate lachiaue diciascuna uirtute alta et gentile dé foresette non mabbiate a uile per lo colpo chio porto questo cor mi fu morto poi chen Tolosa fui. |
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M olto cortesemente mi rispuose quella che di me prima hauea riso disse/la donna che nel cor tipuose con la forza damor tucto il suo uiso dentro pergliocchi ti miró sy fiso chamor fece apparire se té graue il soffrire raccomandati allui. |
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L altra piatosa/piena di merzede facta di giuoco in figura damore disse il suo colpo che nel cor si uede fu tracto docchi di troppo ualore che dentro uilasciaro uno splendore chi nol posso mirare dimmi: se ricordare di quegliocchi ti puoi. |
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A lla dura quistione /et paurosa laqual mi fece questa foresecta io dissi : emiricorda chen tolosa donna mapparue accordellata et strecta amor loqual chiamó la maladecta giunse sy presto et forte chen fin dentro alla morte mi colpir gliocchi suoi. |
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U annea tolosa ballatella mia : et entra quetamente alla dorata et iui chiama : che per cortesia dalcuna bella donna sia menata dinanzi aquella :dicui tho pregiata et sella ti riceue dille con uoce leue per morte uegno a uoi., |
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Q ui cominciono le canzone et sonetti di Guido dim(e)s(ser) caualca(n)te de caualcanti fiorentino. |
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E RA In pensier damor quandi trouai Due foresette noue Luna cantaua et pioue Gioco damor in nui. |
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ERalauista lor tanto soaue Q uanto quieta / cortese Et humile Chio dixi lor uoi portate lachiaue Diciascuna uirtu alta et gentile De foresette nó m habbiate aduile Perlo colpo chio porto Q uesto cor mi fu morto Poi che ntolosa fui. |
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Elle cogliochi lor siuolser tanto Che uider come ilcor era ferito Et com unspiritel natodipianto Era pel mezo dello colp uscito poi che miuider cosi sbigottito Dixe luna che rise Guarda come conquise Forza damor costui. |
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M olto cortesemente mirispose Quella che deme prim haueua riso Dixe ladonna che nel cor tipose Colla forza / damor tuttol suo uiso Dentro pergliocchi timiro si fiso Ch amor fece apparire Se te grieue el soffrire Raccomandati allui. |
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L una pietosa piena di merzede Facta digioco in figura damore Dixe / lsuo colpoche nelcor siuede Fu tracto docchi ditroppo ualore Che dentro uilasciaro unosplendore Chio nolposso mirare Di(m)mi se ricordare Diquegli occhi tipuoi. |
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A Ladura questione etpaurosa Laqual mifece questa foresetta Idix emiricorda cheintolosa Donna mapparue accordellata etstretta Amor laquale chiama lamandetta Giunse si presto et forte Chenfin dentr allamorte Micolpir gliocchi suoi. |
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U ann adTolosa ballatetta mia Et entra quetamente alla dorata Et iui chiama che per cortesia Dalcuna bella donna sia menata Dinanz ad quella dicui to preghata E t s ella tiriceue Dille con uoce leue Permerze uegno ad uoi ; |