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C erto non è del'intellecto accolto Quel ch(e) staman' ti fece dishonesto Hor come si* monstro mendico et presto Il Rosso spiritell' ch' apparue al uolto* Sarebbe' forte che t' hauesse sciolto Amore da quella che nel tondo sexto O, ch(e) uil raggio* t'hauesse richiesto A porte lieto, on' io son tristo molto Dite mi dole, in me puoi ueder* qua(n)to Che mene fiede mia donna atrauerso Tagliando cio ch' Amor porta soaue Anchor dinanzi m'è rotta la chiaue Che del disdegno suo* nel mio cor uerso Si ch'amo l'ira, la gramezza e 'l pianto* |
* Il ms. presenta nel margine destro le seguenti varianti al testo:
v 3 si affiancato da gia
v 4 Il Rosso spiritell' ch' apparue al uolto affiancato da T'apparue rosso spirito nel uolto
v 7 uil raggio ha come variante mirazzo
v 9 in me puoi ueder ha la variante dime
v 13 Che del disdegno suo è accompagnato da Del suo disdegno che
v 14 Si ch'amo l'ira, la gramezza e 'l pianto presenta la variante Si che nell'ira è d'alle
grezza pianto
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Guido caualcanti C Erto non delontellecto acholto / que chestaman tifece disonesto / or chome gia mendicho eprest / taparue rosso spirito neluolto. sarebbe forse chettauesse sciolto / amor daquella cheneltondo sesto. oche uirazo tauesse richesto / aporte lieto douison tristo molto. Dite midole dime guata quanto / chemene fiede lamia do(n)na trauerso / tagliando cio chamor porta soaue / Ancor dinanzi me rotta lachiaue / delsu disdengno nelmicor uerso / sichenno lira edallegrezza epianto. |
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C Erto none delontellecto accolto / que chestaman tifece disonesto. orchome gia mendicho presto / tapparue rosso spirito neluolto. sarebbe forse chettauesse sciolto / amor daquella cheneltondo sesto. oche uirazzo tauesse richesto / aporto lieto douison tristo molto. Dite midole edime guata quanto /chemenefiede lamia do(n)naantauerso. talglando cio chamor porta soaue /Anchor dinanzi me rotta lachiaue / delsudisdegno nelmicor uerso/ sichenno lira edallegrezza epianto. |
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C erto no(n)e dallo intellecto accholto quel chestaman tista disonesto o chome timostro mendico presto el rosso spirto chettaparue aluolto / Sarebbe forse che tauesse scolto amor daquella che neltondosesto occh(e) uil razo tauesse richiesto aporte lieto ouio son tristo molto D i te miduole et inme puo scorger quanto che mene fiede miadonna atrauerso tagliando cio chamor porta soaue. |
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Amor dinanzi me torra lachiaue che deldisdegnio suo nel* chor uerso sicchan(n)o lira edallegrezza epianto |
* Il copista attraverso un piccolo richiamo inserisce a margine l'aggettivo
possessivo mio sfuggito durante l'atto di copia. Il verso si presenta dunque come segue:
che deldisdegnio suo nel mio chor verso .
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Guido Caualcanti C Erto non é dellontellecto accolto quel che staman ti fece disonesto or come ti mostró mendico presto el rosso spirto: che tapparue al uolto S arebbe forse / che tauesse sciolto amor daquella che nel tondo sesto o/ che uil razo tauessi richiesto a por te lieto / ouio son tristo molto D i te mi duol: en me puoi scorger quanto che menesiede mia donna atrauerso tagliando cio chamor porta soaue A ncor dinanzi mé rocta lachiaue che del disdegno suo nel mio cor uerso si channo lira et dallegreza/ et pianto |
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C erto non é dellontellect accolto Quel chestaman tifece dishonesto Hor come timostro mendico presto El rossospirto che tapparu aluolto Sarebbe forse che tauesse sciolto Amor daquella che nel tondo sexto O che uil razo tauesse richiesto Apor te liéto ouio son tristo molto. DIte mi dole/ inme puoi ueder quanto Che mene fiede mia donna a trauerso Tagliando cio che amor porta soaue. Anchor dinanzi mé rotta lachiaue Che del disdegno suo nel miocor uerso Si channo lira et dallegreza et pianto; .Finis. |
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C ERto non é dellontellect accolto quel che staman tifece dishonesto |
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hor come ti mostro mendico prosto el rosso spirto che tapparu aluolto sarebbe forse che tauesse sciolto amor da quella che nel tondo sexto o che uil razo tauesse richiesto ad porte liet oni son tristo molto D ite mi dole in me puoi ueder quanto chemene fiede mia donn atrauerso tagliando cioch amor porta soaue A ncor dinanzi me rotta la chiaue che del disdegno suo nel mio coruerso si channo lira et dallegreza et pianto |