Chi no è conto de' fare altro viaggio;
ma chi per alcun modo essere pone,
faccia che sia, si farà come saggio:
ché pur può far, se ben mettesse a cione.
Che se l'omo da prima è lei salvaggio,
en opo più salvatichezza pone,
sé vergognando, e parlali d'oltraggio;
per che tard'ha de lei ben sua ragione,
Ma s'elli è conto, in oso e 'n dire e 'n fare,
ed ella in ascoltare e 'n consentire,
hanno più agio a far ciascuno afare,
si che grave li può gioia fallire:
ma tuttavia si voglio eo dimostrare
modo altro a quel, s'a ciò non sa venire.
[c.120 v]
Guittone medesim(m)o K jno(n)e conto de fare altro uiagio. machi p(er) alchuno modo essere pone. facca chesia sifara come sagio. che purpuo fallo sebene metesi aco e. cheselomo daprima ellei saluagio. ecio po piu saluata cheza pone. seuergongnando parllali doltragio. p(er) chetarda dillei bene sua rasgione. Maselglie conto inoso endire enfare. edella inascoltare enconsentire. edan(n)o piu asgio afare ciaschuno afare. sichegraue lipuo gioia fallire. matutta uia siuolglio eo dimostrare. modo altro quello sacio no(n) sauenire. |
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