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Guido caualcanti. I Uengnol giorno atten finite uolte / etrouoti pensar troppo uilmente /. allor midol della gentil tua mente /edassai tue uertu chetti son tolte. soleuanti spiacer persone molte / tuttor fuggiui lannoiosa gente. dime parlaui sicorale mente / che tutte letue rime auei ricolte. Ornonardiscon perlauil tua uita / far mostrame(n)to chettudir mipiaccia / neuengon guisa atte chetu miueggi. Sel presente sonetto spesso leggi / lospirito noioso chetti chaccia / sipartira dalanima inuilita. |
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I o uegnio elgiorno ate infiniteuolte etruouoti pensar troppo uilmente allor miduol della gentil tua mente edassai tua uirtu chettison tolte / Soleuanti ispiacer persone molte tuttor fugiui la(n)noiosa gente eparlaui dime sicoralmente |
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chetutte letue rime hauei ricolte O rnonardiscon perlauile tua uita farmostramento chettuo dir mipiaccia ne ueggho inghuisa atte chettumiueggi / selpresente sonecto spesso leggi lospirito noioso chetticaccia sipartira dallanima inuilita |
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.G. Caual(canti). prefato. I O Vegnio il giorno atte infinite uolte et truouoti pensar troppo uilmente allor mi duol della gentil tua mente et dassai tue uirtu: che ti son tolte S oleuanti spiacer persone molte tucthor fuggiui la noiosa gente et parlaui di me sy coralmente che tutte le tue rime hauei ricolte H or non ardiscon per la uil tua uita far mostramento /che tu dir mi piaccia ne uengo in guisa atte che tu mi ueggi S el presente sonecto spesso leggi lospirito noioso che ti caccia sipartira dellanima inuilita. |
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I O uegn elgiorn ad te infinite uolte Et truouoti pensar troppo uilmente Allhor miduol della gentil tua mente Et dassai tue uirtuche tison tolte Soleuanti spiacer persone molte Tuttor fuggiui la noiosa gente Et parlaui dime si coralmente Che tutte letue rim hauei ricolte Hor no(n)ardiscon porla uil tua uita Far mostrame(n)to cheltuo dir mipiaccia Ne ueng inguisa ad te che tu miueggi Sel presente sonetto spesso leggi Lo spirito noioso che ticaccia Si partira dallanima inuilita. .Finis. |
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I o uegno el giorn adte infinite uolte et truouoti pensar troppo uilmente allor mi duol della gentil tua mente et dassai tue uirtu che ti son tolte soleuanti spiacer persone molte tuttor fuggiui la noiosa gente et parlaui dime si coralmente che tutte le tue rim haue ricolte H or non ardiscon per la uil tua uita far mostramento che tuo dir mipiaccia |
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ne uengh in guis adte che tumiueggi S el presente sonetto spesso leggi lo spirito noioso che ticaccia sipartira dallanima nuilita |
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Guido Orlandidi firenze. I o uengo ilgiorno atte infinite uolte /etrouoti pensar troppo uilmente/allor midoldelagentil tua mente edassai tue uirtu keti son tolte/ soleuanti spiacier p(er) - cone molte/ tuctor fuggiui la noiosa gente /dime p(ar)la- ui sicoralem(en)te/ ke tuctele tue rime auea ricolto. Orno(n) ardisco p(er)la uil tua uita/ far mostram(en)to chetudir mi piaccia/ neuegon guisa ate ke tumi ueggi/ del prese(n)te sonecto spesso leggi/lospirito noioso kemmi caggia si partiradallanima inuilita. |
Nel ms. V2 (Vat. Lat. 3214) conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana il presente sonetto copiato nella carta 135r viene erroneamente attribuito a Guido Orlandi.