Testo critico

Versione stampabilePDF version

 
Johan Garcia tal se foi loar
e enfenger que dava <as> sas doas
e que trobava por donas mui bõas;
e oi end’o meirinho <se> queixar
e dizer que fara, se Deus quiser,                            5
que non trobe quen trobar non dever
por ricas-donas nen por infançoas.

E oi noutro dia én <se> queixar
ũas coteifas e outras cochõas,
e o meirinho lhis disse: “Varõas,                             10
non vos queixades ca, se eu tornar,
eu vos farei que nen un trobador
non trobe en talho senon de qual for,
nen ar trobe por máis altas pessõas,

ca manda ‘l-Rei, porque á én despeito                    15
que troben os melhores trobadores
polas máis altas donas e melhores,
e ten <o> assi por razon, con proveito;
e o coteife que for trobador
trobe, mais cham’a coteifa “senhor”,                        20
e andarán os preitos con de<re>ito.

E o vilão que trobar souber
que trob’e chame “senhor” sa molher,
e avera cada un o seu de<re>ito!”.

2 daua sas doas 4 meyrinho queyxar 8 meyrinho queyxar 9 hu(n)as coitessas 11 eno(n)u(os) 18 ete(n) assy 21 co(n) deyto
 
 
v. 2: il verso risulta ipometro di una sillaba. Machado edita il verso ipometro; Lapa propone l’integrazione dava [de] sas doas.
v. 4: il verso risulta ipometro di una sillaba. Ho integrato il pronome personale <se> perché il verbo queixar(se) è riflessivo e, pur ammettendo la costruzione senza il ‘–se’, è spesso costruito con il pronome (cfr. http://glossa.gal/glosario/busca?texto=queixar). Nessun editore rettifica l’ipometria.
v. 7: Machado e Lapa leggono infanzoes, ma editano emendando infanzoas/infançoas.
v. 8: il verso risulta ipometro di una sillaba e ho emendato sulla base del v. 4. Nessun editore corregge l’ipometria.
v. 9: l’emendamento è necessario poiché la lezione tramandata dal manoscritto non è mai attestata nella lirica profana galego-portoghese ed è facilmente riconducibile a un errore ottico. Braga e Nunes in Crestomatia leggono coteifas.
v. 10: Machado e Lapa leggono eu meyri(n)o; il secondo edita emendando e o meirinho, anche se questa è la lezione chiaramente trasmessa dal codice.
v. 11: ho eliminato la congiunzione e perché pleonastica, accogliendo dunque la proposta di Nunes in Crestomatia. Lapa, d’altra parte, edita il verso così come si presenta nel manoscritto.
v. 18: ho ritenuto necessario, come Nunes, integrare il complemento oggetto e ten <o> assi per completezza semantica, essendo teer un verbo transitivo (cfr. http://glossa.gal/glosario/busca?texto=teer). Anche Lapa avverte la stessa esigenza, ma edita o ten assi eliminando la congiunzione iniziale e poiché considera l’intervento di Nunes errato: “lição que dá uma silaba a mais ao verso”; la sua spiegazione non è valida dal momento che è possibile realizzare una sinalefe tra il complemento oggetto o e l’avverbio assi.
v. 21: il verso risulta ipometro di una sillaba. Tutti gli editori editano emendando dereito senza segnalare in apparato l’errore del codice.