Testo critico

Versione stampabilePDF version

 
Don Vuitoron, o que vos a vós deu
sobre-los trobadores a julgar
ou non sábia que x’era trobar
ou sábia como vos trobei eu,
que trobei duas vezes mui ben;                                5
e se vos el fez juiz por én
de vós julgardes outorgovo-l’eu.

E se vos el por esto fez juiz,
Don Vuitoron, devede-l’a seer,
ca vos soub’eu dous cantares fazer,                        10
sen outros seis ou sete que vos fiz,
per que devedes julgar con razon;
<e por én vos digo, Don Vuitoron,>
julgad’os cantares que vos eu fiz!

E pois julgardes como vos trobei,                             15
e ar chamad’o comendador i,
que fezeron comendador sen mí
de mias comendas, per força de Rei;
e o que ora nas alças está,
-se o eu deitei- entregarmi-as á,                               20
ca todas estas son forças de Rei.

21 forçadas
 
 
v. 13: il verso non è tramandato dal manoscritto e per esigenze metriche ho accolto la congettura di Lapa.
v. 20: a mio avviso il verso così come si presenta sul manoscritto non presenta problemi né a livello metrico né a livello semantico. Nonostante ciò tutti gli editori precedenti hanno emendato il primo emistichio (Braga: se o de<re>it’ei; Lapa: se en de<re>it’ei) probabilmente per una difficoltà riscontrata a livello storico-politico circa i rapporti dell’autore e di Don Airas Peres Vuitoron con la corte portoghese sotto il regno di Sancho II e durante gli anni della guerra civile tra Sancho II, deposto dal papa, e suo fratello Alfonso III. Di quegli anni non abbiamo documenti storici che attestano con certezza la posizione di J. S. Coelho all’interno della corte portoghese, sappiamo soltanto che nel 1249 il trovatore è beneficiario del nuovo re Alfonso III, vincitore del conflitto. Rispettare la lezione del manoscritto deitey (deitar: sacar, quitar; cfr. http://glossa.gal/glosario/busca;jsessionid=FD23C81135787B07B0F9D4380D521E88?texto=deitar) fornirebbe una chiave di lettura della posizione politica di Coelho che altrimenti, attraverso l’emandamento deitey > dereito, si trascurerebbe, poiché l’autore, appoggiando ora il nuovo re, reclama la restituzione di quei privilegi che Sancho II aveva riservato a Don Vuitoron a suo svantaggio (per approfondimenti a riguardo cfr. Mattoso e Mattoso 1).
v. 21: il verso è ipermetro di una sillaba. Tutti gli editori sono intervenuti rettificando il participio forçadas nel sostantivo corrispondente forças, poichè questa risulta essere la soluzione più vantaggiosa nel pieno rispetto del significato del verso.