Testo critico

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Com’oj’eu vivo no mundo coitado
nas graves coitas que ei de sofrer,
non poderia outr’ome viver,
nen eu fezera, tempo á ja passado!
Mais quando cuid’en qual mia senhor vi,                 5
entanto viv’ e entanto vivi,
e tenho-m’end’as coitas por pagado.

E empero quand’eu en meu cuidado
cuido nas coitas que me faz aver,
coido mia mort’e querria morrer,                              10
e coid’en como fui mal dia nado;
mais quando ar cuid’en qual mia senhor vi,
de quantas coitas por ela sofri,
muito m’én tenho por aventurado.

E en seu ben per mí seer loado                                15
non á mester de o ende mais dizer,
ca Deu-la fez<o> qual melhor fazer
soub’eno mundo. E maravilhado
sera quen vir’a senhor que eu vi,
pelo seu ben, e ben dira per mí                                 20

que ben dev’end’a Deus a dar bon grado,
de quantas coitas por ela sofri,
se Deus mi-a mostre como a ja vi,
seendo con sa madre en un estrado!

4 tenpaia passado B 8 enpero B; e(n) nomeu B 10 e cuido na B 14 aueturado A 15 [...] en seu A: lettera miniata mancante 16 no A; deo en mays B; mas A 17 fez qual AB 18 munde ben maravilhado A  21 gardo B

 
 
v. 4: i manoscritti tramandano varianti equipollenti da un punto di vista semantico, ma quella di B è da considerare facilior rispetto a quella di A se la si valuta da un punto di vista paleografico: come spiega Correia infatti, “a lição de A é mas defensável. Na verdade,
parece mais provável que um “y” desgastado tenha sido lido como um “i” longo seguido de “a” do que o contrário”.
v. 8: entrambi i manoscritti tramandano lezioni accettabili. Ho scelto di editare il verso così come si presenta nel codice A poiché la congiunzione empero si riscontra nella lirica profana galego-portoghese solo se preceduta da e o mais. A tal proposito si può ipotizzare un errore d’archetipo, avvalorato dalla lezione di B, poichè il copista, in questo caso, per risolvere l’ipometria del verso, sarebbe intervenuto in un altro punto dello stesso (e(n) nomeu), mantenendone comunque l’esatto significato (per lo stesso fenomeno cfr. 79,12 v. 19).
v. 10: la variante di B è da escludere poiché rende il verso ipermetro di una sillaba a causa della congiunzione iniziale coordinante, errata inoltre perchè non rispetta la costruzione sintattica dell’intero periodo. Riguardo alla reggenza del verbo coidar invece, la lezione di B cuido na non è da considerarsi inaccetabile poichè il verbo è sia transitivo che intransitivo e all’interno della stessa cobla regge la preposizione en ai versi 1, 2, 4, 5. Preso in considerazione ciò, si può supporre che si tratti di una lectio facilior.
v. 16: le varianti tramandate dai manoscritti (de ende A; de o én B) sono adiafore da un punto di vista semantico. Anche nel codice A dopo la preposizione de è presente una o, ma il copista (o il revisore) la espunge probabilmente perchè, senza attuare l’espediente della sinalefe tra quella <o> e la vocale successiva, riteneva il verso ipermetro di una sillaba. Tale ipotesi è avvalorata dallo stesso procedimento che il copista (o il revisore) realizza in altre cantigas di J. S. Coelho, quali 79, 15 (v. 20) e 79,39 (v. 8). Inoltre il lessema ende è da considerarsi lectio difficilior rispetto all’alternativa più comune én. Per questi motivi ho deciso di editare de o ende, a mio avviso volontà dell’autore. Correia non segnala l’errore no in apparato.
v. 17: ho scelto di editare la variante grafica di B, a differenza di Michaëlis e di Correia, rispettando la regola di assimilazione della consonante /–s/ seguita da vocale (-s + a/o > -la/-lo). Entrambi i codici, inoltre, tramandano il verso ipometro. | Seguendo Correia ho scelto di integrare fez<o> per lo stesso usus scribendi che si riscontra al verso 17 della cantiga 79,20. Michaëlis edita fezo senza segnalare né l’integrazione né l’ipometria in apparato.
v. 18: data la generale preferenza per il manoscritto B, ho accolto a testo la variante di quest’ultimo che, a differenza del codice A, tramanda la lezione non elisa mu(n)do e, senza dare luogo a ipometria.
v. 21: Michaëlis non segnala l’errore per metatesi in apparato.