Testo critico

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Ai meu amigo, se <vós> vejades
prazer de quanto no mund’amades,
levade-me vosc’, amigo!

Por non leixardes mi, ben talhada,
viver com’ oj’ eu vivo coitada,                                  5
levade-me vosc’, amigo!

Por Deus, filhexivos de mí doo,
melhor iredes migo ca soo!
Levade-me vosc’, amigo!

1 se ueiades BV 4 t [...] hada B: macchia d’inchiostro 7 des V 8 uedes V
 

 
 
v.1: il verso risulta ipometro di una sillaba e, accogliendo la soluzione avanzata da Nunes, ho provveduto a integrare il pronome personale appellandomi a un uso frequente nella lirica trobadorica profana dell’espressione idiomatica di tono asseverativo se/que + (pr. pers.) + veer
+ prazer
(cfr. http://glossa.gal/glosario/busca?texto=veer); diversamente Cohen propone la soluzione <a> se vejades.
v.7:Nunes e Cohen non segnalano l’errore in apparato.
v. 8: il copista del codice V potrebbe aver commesso un banale errore ottico, causato dalla confusione tra la grafia dei caratteri corsivi in successione <i->, <-r-> e <u->, tale da generare ipometria, privando inoltre il verso del significato adeguato.