La mia gran pena e lo gravoso afanno

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Repertorio: RMS, 238:1
Manoscritti: Vaticano latino 3793, c. 5v (V)
Metrica: a11  b11  c11,  a11  b11  c11;  (c)d5+6  (d)e5+6  e11. Canzone di cinque stanze singulars e capfinidas, ciascuna di nove endecasillabi (III e IV capcaudadas), con concatenatio tramite rima interna e combinatio regolare in sede finale, quest'ultima motivo identitario di discrimine tra la poesia antica e moderna presso i Siciliani, secondo Gorni 1993. La sirma varia nella V stanza, per cui d = b.
Edizioni: D'Ancona-Comparetti 1875-88, I, p. 55; Contini 1954, p. 179; Contini 1960, I, p. 97; Panvini 1962-64, p. 75; Salinari 1968, p. 162; Jensen 1986a, p. 40; Panvini 1994, p. 121; Morini 1999, p. 52, Calenda 2008, pp. 54-63; CLPIO, 308 (V).