Tutor la dolze speranza

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Repertori: RMS 100:1
Manoscritti: Vaticano latino 3793, c. 16v (V)
                   Laurenziano Redi 9, c. 104v, mano Lb1, (L)
Metrica: a8 b8, a8 b8; c10? d7 (d)c4+7 d7 (d)c4+7. Canzone di cinque stanze singulars di nove versi. Collegamento capfinit non rigido tra I e II stanza, tra III e IV, tra IV e V; stanze capdenals isolate: II-IV-V; I-II-III. La strofe è polimetrica, composta da una fronte di ottonari e da una sirma che parrebbe combinare decasillabi a settenari ed endecasillabi. Lo schema metrico è un unicum, sviluppato con ogni probabilità da quello di base a b a b; c d c d c impiegato da Giacomino su ottonari in Quando veggio rinverdire. Vista l'eccezionale combinazione endecasillabo-decasillabo-ottonario-settenario, la definizione dello schema è indubbia (si veda Brunetti 2008, pp. 573 e 574).
Edizioni: D'ancona Comparetti 1875-1888, I, p. 383; Sundby 1889, p. 12; Monti 1924, p. 141; Santangelo 1937, p. 54; Lazzeri 1942, p. 617; Guerrieri Crocetti 1947, p. 198; Vitale 1951, p. 267; Panvini 1962, p. 181; Salinari 1968, p. 125; Skubilowski 1979, p. 24, Brunetti 2008, pp. 573-581; CLPIO, 179 (L), 324 (V).