Q: Petro da lauigna. (R(esposa) ₵ Pero chamore no se po1 uedere eno si trata corporaleme(n)te2. manti3 ne son de si fole4 sapere / che credeno chamor sia nie(n)te5. ma po chamore si face sentere / dentro dal cor signorezzar la zente molto mazore presio de auere / che sel uedesse(n) ue si belleme(n)te. R P(er) la uertute de la calamita. como lo ferro atra no se uede / ma si lo tira6 signoriuele7 mente e q(ue)sta cosa a credere men uita chamore sia e dame grande fede / che tutor sia creduto fra laçente. 1. Segue spazio bianco per circa 7 lettere (probabilmente per mantenere l’allineamento fra i versi dispari). 2. La prima e inserita nell’interlineo, con richiamo, in altro inchiostro. 3. La t è ritoccata nella parte superiore. 4. Segue spazio bianco per circa 4 lettere (come sopra, nota 1). 5. La seconda gamba della n ritoccata. 6. ra ritoccato con altro inchiostro. 7. La seconda e inserita nell’interlineo, con richiamo, in altro inchiostro. Prima dell’inserimento signoriuel e me(n)te erano staccati. |